giovedì 24 febbraio 2011

Scelto l’abito, occhio agli accessori.

Sei nel pieno dei preparativi per il tuo matrimonio. Hai organizzato tutto o quasi e ti ritrovi, con davanti agli occhi la tua agenda piena di appunti, a spuntare tutte le voci elencate. Quindi inizi a fare mente locale su quello che hai, e quello che ti manca. Lo sposo c’è, la chiesa e la location sono fissate, gli invitati ci sono e la wedding cake pure. Il sacerdote è disponibile, le fedi sono state scelte così come il tuo abito da sposa. Ma adesso che manca ormai poco più di un mese, c’è l’ultima prova dell’abito ancora da fare e perché vada a buon fine è necessario che, oltre al tuo abito, tu abbia scelto anche altri tre accessori che dovrai intonare al tuo vestito e che ne stabiliranno, in via definitiva, la  scollatura, la lunghezza e la giusta comodità.
Infatti per poter dire che un abito ti calza a pennello, e che sembra cucito proprio e solo per te, è necessario che sia un abito comodo, che si adatti alla tua figura e che non ti faccia sentire goffa ed impacciata.  Dovrebbe insomma essere come una seconda pelle. E perché questo sia possibile è necessario che sotto il vestito ci sia “tutto il necessario”. Che tu scelga un completo intimo in pizzo, una elegantissima guepière, o un body contenitivo quel che conta è che non sia visibile né fuori dall’abito ne sotto l’abito. Perciò, in base al tipo di abito, dovrete evitare spalline cadenti o cuciture che segnano la silhouette. Quindi sceglierete per abiti scollature quadrate e spalline larghe un reggiseno a balconcino. Nel caso in cui abbiate scelto un abito che mette in bella vista le vostre spalle nude dovrete optare per un bustier senza spalline, mentre se la scollatura sulla schiena è profonda dovrete scegliere un reggiseno con le coppe adesive. In ogni caso l’intimo dovrà sempre mettere in risalto le vostre forme e nascondere i vostri difetti. Il giorno del matrimonio è il vostro “grande giorno” e avete l’obbligo di essere bellissime, ad ogni costo.
Nello scegliere la scollatura più adatta al vostro decolleté dovrete poi tener conto dei gioielli da indossare il giorno del vostro matrimonio. Quindi sceglierete la giusta parure di collana e orecchini. Se la scollatura è profonda potrete scegliere una collana con pendente, magari a goccia o con la figura stilizzata di una farfalla e tempestata di cristalli swarovsky. Se invece per il vostro abito avete scelto una scollatura omerale potrete ripiegare su una collana girocollo di perle. Se vi sentite a vostro agio con un abito a collo alto potrete catturare l’attenzione degli invitati con un bel paio di orecchini con pendente ed un bracciale di diamanti. Però attenzione, non dimenticate una cosa importantissima: niente anelli. Le vostre mani dovranno essere illuminate solo dalla lucentezza della vostra fede. Per dare, poi, maggiore luce alla vostra figura potrete utilizzare tra i capelli o lucenti fermagli o diademi principeschi.
L’ultimo accessorio da scegliere dopo aver scelto l’abito sono sicuramente le scarpe, importanti soprattutto per stabilire la lunghezza dell’abito. Primo punto a loro favore, e che condiziona la vostra scelta, è la comodità della calzatura. Le scarpe che sceglierete dovranno essere in morbidissimo pellame, e dovranno essere comodissime per poter affrontare ore di cerimonia, di balli e di conversazione con gli ospiti. Ce ne sono di bellissime e potrete spaziare da decolté con la punta chiusa e il braccialetto alla caviglia, con applicazioni di fiori in pelle o tessuto, a sandali abbelliti da abbaglianti strass. Ultima raccomandazione: occhio ovviamente al tacco, e allo sposo. Il tacco alto, è risaputo, dona a ogni donna bellezza ed eleganza e voi quel giorno dovrete essere bellissime. È un vostro dovere ma anche un vostro diritto, e siamo d’accordo. Ma all’altare ci andate in due, e se voi dovete sembrare splendide il vostro futuro marito non dovrà certamente sembrare un “tappo”. Quindi perché non optare per un bel paio di ballerine in raso?
E se poi volete che i vostri invitati oltre che sbalorditi dalla vostra bellezza, si ricordino del vostro buon profumo, perché non scegliete le scarpe “Wedding”: belle, basse e profumate. Inebrierete tutti.

La sposa era bellissima… Ad ognuna il suo abito

Come wedding planner mi capita di accompagnare e di consigliare qualche sposa nella scelta dell’abito e degli accessori da abbinare, e come utente di questo sito mi piace l’idea di poter essere d’aiuto a qualche sposina in cerca di consigli. Se avete scelto l’abito, provate a dare uno sguardo anche ai consigli che ho proposto qualche giorno fa per quanto riguarda gli accessori, e magari leggere questo post potrebbe esservi d’aiuto per capire se avete scelto quello giusto e ricevere qualche informazione in più. Se non avete ancora provato e acquistato l’abito dei vostri sogni con questo post voglio darvi qualche dritta e guidarvi nella giusta scelta.
Tre sono i punti da tenere bene in mente prima della scelta definitiva, e che vi guideranno quando dovrete cercare l’abito perfetto per voi. Dovrete individuare il modello giusto, il tessuto che più vi piace e la nuance che maggiormente si adatta al vostro incarnato.
Per quanto riguarda il modello, in base alla vostra silhouette, potrete scegliere su 5 diversi modelli.
Modello Linea ad A, che appunto nella forma della gonna ricorda una “A”, può essere con o senza spalline e fascia busto e vita. E’ uno dei modelli più gettonati perché è un tipo di abito che sta bene a tutte.
Il modello “Ballo delle debuttanti o Principessa” che nella forma, per grosse linee, richiama quello ad A è più ampio e “gonfio” per effetto dell’utilizzo di strati di tulle, crinolina, organza e altri tessuti volumizzanti. Indicato per chi ha un fisico cosiddetto “a pera” e vuole nascondere le rotondità intorno ai fianchi, mettendo però in risalto una vita sottile. Non va bene per le spose troppo minute e per quelle di corporatura massiccia.
Chi vuole nascondere qualche rotolino tra pancia, stomaco e fianchi può scegliere un altro tipo di modello: quello Stile Impero, che fascia sotto li seno da dove poi parte la gonna lunga fino ai piedi. Può essere con o senza spalline e viene solitamente confezionato con tessuti leggeri e fluenti. All’abito possono essere abbinate acconciature alte, raccolte e abbellite da cerchietti che ricordano le belle figure delle dee greche, proprio come le ricorda l’abito. Sta bene quasi a tutte proprio per la sua linea morbida, e soprattutto a quelle con il seno piccolo perché mette in risalto la parte alta del busto e nasconde qualche difetto nella parte bassa. E‘ indicato anche per le sposine in attesa, e per chi ha organizzato un matrimonio casual. Non va bene solo alle donne dal seno prosperoso che potrebbe apparire un po’ “strizzato” dalle cuciture.
Alle donne dalla silhouette atletica, e a “clessidra”, è indicato il modello a Sirena, solitamente senza spalline, fascia busto e vita, ha una linea aderente fin sopra al ginocchio da dove poi parte la svasatura della gonna che termina con una “ coda” o uno strascico mini. E’ indicato per chi ama apparire sexy il giorno delle nozze.
L’ultimo modello di abito è quello a Tubino, dalla linea aderente che fascia il corpo, per questo non nasconde nessuna imperfezione e mette in risalto i fisici snelli e atletici.
La scelta del tessuto è poi determinante per delineare non solo lo stile dell’abito, ma anche del matrimonio. L’uso di perline e tessuto in pizzo caratterizza l’abito romantico adatto a matrimoni di giorno. I cristalli, ruches e sfavillanti applicazioni gioiello contraddistinguono l’abito della sposa glamour che vuole un matrimonio alla moda organizzato di sera. La linea elegante ma semplice, che richiama l’attenzione attraverso piccoli e delicati particolari, è la scelta perfetta per un abito dalla linea classica, adatto ad una sposa sportiva e dalla silhouette armoniosa.
Naturalmente dovrete tenere presente anche il colore del vostro incarnato per scegliere poi, in definitiva, il colore del vostro abito. Così se avete una carnagione chiara potrete scegliere tra le tre nuances bianco sporco, avorio e panna, diversamente con una carnagione scura o olivastra potrete far ricadere la vostra scelta sul classico abito bianco candido. Le spose giovanissime, che non sono soggette a giudizi e pregiudizi proprio per la loro giovane età, possono scegliere l’abito corto e colorato. Chi invece dei giudizi se ne infischia, ed è  pronta a farsi scivolare addosso qualsiasi critica, può scegliere il colore della passione. Con l’abito rosso, ad ogni modo, nessuna sposa passerà inosservata.

sabato 19 febbraio 2011

La top five delle lamentele più comuni degli invitati ad un matrimonio

In ogni matrimonio che si rispetti non possono mai mancare una coppia di sposi innamoratissimi, l'officiante, i fiori, il ricevimento, la torta e ovviamente gli invitati. Quelle che non mancano sicuramente sono le lamentele di qualche invitato scontento per qualche particolare, più o meno importante, nella fase organizzativa del matrimonio al quale stanno partecipando. Si tratti delle lunghe ore di attesa, delle porzioni ridotte delle pietanze, o delle indicazioni poco chiare per raggiungere il luogo del ricevimento, sta di fatto che ogni occasione è buona per avere da ridire sul giorno più bello del vostro matrimonio. Anche se avete speso tempo e finanze perché tutto sia impeccabile, ci sarà sempre qualcuno che avrà un appunto da farvi. Ma basta restare calmi, non prendersela affatto e godersi al massimo il vostro giorno più bello. Ma per evitare le seccature provate per tempo qualche utile soluzione. Una delle prime regole da tenere bene in mente quando organizzate il matrimonio è di eliminare i tempi morti tra una fase e l’altra delle nozze, organizzando situazioni sempre diverse per far divertire gli ospiti che, nell’attesa dell’arrivo degli sposi, dovranno pur in qualche modo ingannare il tempo senza annoiarsi. E per questo provvidenziale potrebbero essere le soluzioni organizzate ad hoc dalla vostra wedding planner. Solo così il vostro matrimonio sarà un evento riuscito al 100%. Diversamente i vostri ospiti lo ricorderanno, e ne parleranno per un bel po’ di tempo, come un matrimonio dove a farla da padroni saranno la noia e l’irritazione per le lunghe attese. E le ore di attesa tra la fine del rito religioso e l’inizio del ricevimento sono il primo motivo di insoddisfazione degli invitati. Una lunga attesa  non sempre “giustificata” che gli sposi dedicheranno, per la maggior parte, alla realizzazione del servizio fotografico, che si trasforma invece per gli ospiti in un tempo perso a girovagare per la location, senza poter accedere alla sala del ricevimento e senza poter acquietare i primi sintomi della fame. In questo caso sarebbe opportuno che concordiate con il responsabile della location e del catering un primo breve aperitivo di benvenuto, da ripetere ovviamente molto più ricco all’arrivo dei novelli sposi. Altro motivo che scatena se non vere e proprie lamentele, ma sicuramente qualche appunto dagli invitati più pignoli, la mancanza di informazioni certe su dove dirigersi e cosa fare subito dopo l’uscita dalla chiesa. Sarebbe, in questo caso, opportuno per gli sposi salutarli di persona quando sono ancora riuniti in piccoli gruppi davanti al sagrato, e indicare a tutti una o più persone alle quali fare riferimento. Questi ultimi, scelti tra i familiari, avranno il compito di comunicare agli invitati entro quale ora dovranno trovarsi al ricevimento, ed una volta giunti alla location gli indicheranno cosa fare e dove accomodarsi. Altri motivi di disappunto da parte degli ospiti, soprattutto quelli che vengono da fuori, sono dovuti al fatto che in alcuni casi, alla fine del ricevimento, si ritrovano senza una guida, senza qualcuno che li riporti in albergo e si ritrovano costretti o a chiedere aiuto ad altri ospiti, spesso sconosciuti prima di allora, o a dover chiamare un taxi a proprie spese. Sarebbe meglio, invece, organizzare per tempo il trasferimento di questi ospiti da far salire o all’interno delle auto di parenti e amici, o predisporre per loro il trasporto in pullman o, se le finanze ve lo permettono, con auto noleggiate per loro per l’occasione. Allo stesso tempo un altro motivo che genera lamentele riguarda l’organizzazione e la cattiva disposizione delle persone ai tavoli. Non mancano mai infatti quei tavoli cosiddetti pout-pourri dove invitati che non si sono mai incontrati prima si ritrovano a dover mangiare insieme allo stesso tavolo, con la difficoltà di dover trovare argomenti piacevoli che rompano il ghiaccio e permettano di intavolare una conversazione che renda la giornata gradevole. In questo caso sarebbe meglio inserire una coppia di invitati che conosca almeno uno dei componenti delle altre coppie sedute al tavolo. Sarà in questo modo più facile familiarizzare ed evitare sin da subito l’imbarazzo. E per finire, quello che più scatena le critiche, e non solo degli invitati del matrimonio ma a volte anche degli stessi sposi, sono i lunghi discorsi. Sia che li ascoltino recitati dal parroco in chiesa o durante il ricevimento dagli amici più intimi, le eccessive lungaggini che ricordano il  primo incontro dei neo sposi e la loro storia, alla lunga, stancano e annoiano fino all’inverosimile. 

venerdì 18 febbraio 2011

Il giorno più bello in un battito d'ali

Il tema delle farfalle è uno dei temi più romantici che una coppia in procinto di sposarsi possa scegliere per mettere in scena il proprio matrimonio. Una moda questa soprattutto americana, ma che ha preso piede senza troppa fatica anche in altri paese del mondo. Ovviamente contagiate ne sono state anche le coppie di sposini italiani che cercano di trovare mille idee per allestire con voli di farfalle dai colori pastello il giorno più bello. E la farfalla nelle varie parti del mondo assume significati diversi: in America gli sposi scelgono di farle librare nell’aria per liberare l’anima di una persona cara dalla vita terrena, per le coppie cinesi invece la farfalla è il simbolo di lunga vita, ed è rappresentata in molti stemmi di tante famiglie cinesi. Una leggenda degli indiani d’America, invece, racconta di come sia possibile realizzare un sogno sussurrando il proprio desiderio mentre si tiene tra le mani una farfalla. Secondo la leggenda la farfalla, che non emette suoni, diventa custode del desiderio capace di rivelarlo solo a Dio mentre vola in cielo. Ed infine la presenza della farfalla denota il passaggio da uno stadio all’altro della vita. E quale simbolo migliore per sottolineare il cambiamento nella vita di una coppia di fidanzati che dopo il rito del matrimonio, e perché no dopo un volo di farfalle, si ritrovano a vivere una vita nuova come marito e moglie.
Tante sono le idee da realizzare con il tema delle farfalle. Infatti si posso non solo far volare all’uscita della chiesa come alternativa alle colombe o durante il ricevimento, ma possono essere utilizzate in vari modi. Potrebbero, infatti, comparire tra i fiori scelti per il bouquet della sposa, o degli allestimenti in chiesa, e negli addobbi per i tavoli.


Si possono appuntare, piccole e delicate, sul velo della sposa, sul corpetto, sul cerchietto della damigella o nel cestino che la bimba utilizzerà per spargere i petali di rosa lungo il percorso che la sposa farà in chiesa. Potranno essere scelte per abbellire i cadeau mariage:  quindi farfalle di organza, abbellite di cristalli e perline, potranno essere appuntate sui fiocchi utilizzati per chiudere le scatole delle bomboniere, o farfalle di cristallo colorato potranno essere scelte come bomboniere, o ancora potrebbero comparire applicate su cornici portafoto. Possono essere stampate sul tableau de mariage, ogni tavolo potrebbe avere nomi di farfalle, e come segnaposto potrebbero essere scelte delle piccole farfalle di seta magari da far posare su un fiore vero da appoggiare sul piatto di ogni invitato. Anche le partecipazioni potrebbero essere a forma di farfalla, o avere il logo di una farfalla che vola sia all’interno della partecipazione e sia sui biglietti di invito al ricevimento, per ritornare poi come una regina in cima ai menu. Poi potrebbero fare capolino tra i fiori utilizzati per l’allestimento del tavolo riservato al buffet di dolci e al buffet di caramelle, e magari tra le caramelle potrebbero essere inseriti, per i più piccoli, dei lecca lecca a forma di farfalla o dei biscotti dalla stessa forma. E perché no anche la wedding cake potrebbe essere a forma di farfalla. O nel caso di una torta a piani, si potrebbe decidere di far posare delle farfalle di zucchero colorato su ogni piano. E se il tavolo della wedding cake è allestito sotto un gazebo all’esterno si potrebbero appendere delle farfalle colorate, o delle lanterne con stampate ali di farfalle.
 (foto a piece of cake)

Tante comunque sono le idee e i suggerimenti per questo romanticissimo tema che potrebbe essere il filo conduttore di un matrimonio vissuto da una coppia non come un legame che unendo tarpa le ali dell’uno o dell’altro coniuge, ma come una scelta di vita che aiuta la coppia a crescere insieme, a volare lontano e a sognare di realizzare desideri comuni.

martedì 15 febbraio 2011

Associazione Wedding Planner tra i migliori Zankyou International Wedding Awards 2011

Premiati i 99 siti vincitori dell'International Wedding Awards del 2011assegnati da Zankyou, la rivista on line internazionale dedicata al settore del matrimonio. Secondo tra gli undici siti italiani, inseriti nell'elenco dei 99 scelti in tutto il mondo, è il sito dell'AWP di Milano.
Sono felicissima per questo riconoscimento che l'Associazione Wedding Planner di Milano ha ricevuto, sia perché la ritengo una scuola valida e necessaria per avviare con professionalità l'attività di Wedding Planner, e sia perché è proprio la scuola che io ho scelto per la mia formazione. E' indubbia la preparazione e la professionalità dei suoi docenti capitanati dalla presidente dell'Associazione Stefania Arrigoni. Secondo, ma non meno importante, il vice presidente Angelo Garini, noto come architetto, editore di Immagina e Wedding Designer per antonomasia. Al suo fianco anche la Flower Designer Silvia Lora Ronco e lo stilista Mauro Adami, della Maison Domo Adami. Suo il famoso abito in platino del 2009.
 io e Angelo Garini
Mille auguri all'associazione, e altrettanti auguri a me sia perché ne sono socio ordinario e sia per averci visto giusto quando l'ho scelta, tra tante scuole e tanti corsi, per la mia foramzione.
Sapevo di aver scelto il meglio, e la prova è il riconoscimento dell'International Wedding Awards di quest'anno.

Paggetti e Damigelle tra anelli e petali di rose

Se state organizzando il matrimonio dei vostri sogni naturalmente sarete voi sposi gli attori principali, ma non dimenticate che ci sono altri ruoli che ruotano intorno alla vostra coppia e che non sono solo semplici comparse. Si tratta di due bimbi molto speciali: il paggetto e la damigella. Se il primo ha l'importante compito di portare il simbolo del vostro amore, non meno importante è il compito che spetta alla bimba che precede lungo la navata, con passo soave, la tanto ammirata sposa. Alla damigella, vestita di tutto punto con un abito solitamente o bianco o dai colori pastello, spetta il compito di segnare con petali di rose profumati il regale incedere della sposa verso il suo futuro marito. Sarà lei la prima, insieme al paggetto al quale sono affidati gli anelli, a catturare l'attenzione all'ingresso della chiesa e ad annunciare il vostro arrivo. Ma prima di assegnare questi importanti compiti gli sposi, o quasi sempre la sposa, dovranno ponderare bene tutte le possibili scelte, e i candidati, prima di prendere la decisione finale. Ecco quindi alcuni consigli da seguire.La scelta sicuramente ricadrà su nipoti, salvo non si abbia già prole al seguito, sui cuginetti o su figli di amici. La scelta, forzata, ricade sui primi bimbi che si presentanto davanti alla sposa prima dell'ingresso in Chiesa solo nel caso in cui uno dei due prescelti, o entrambi, si facciano prendere dall'emozione e in un batter d'occhio si defilano davanti ai vostri occhi. Per evitare, perciò, questo tipo di inconveniente è preferibile scegliere bambini che abbiano un'età compresa tra i 4 e i 10 anni. Il maschetto indosserà uno smocking, o un completo classico blu o bianco, che ricorderà quello dello sposo, mentre la femminuccia un abito o bianco o dalle tinte pastello simile a quello della damigella d'onore o della sposa. Per entrambi, comunque, una versione small. Se il primo opterà magari per un taglio da piccola peste e gelatina, la seconda candidamente potrà portare tra i capelli un cerchetto di fiori. Arrivati davanti alla fine della navata centrale paggetto e damigella potranno sedere o vicino ai genitori della sposa, oppure se piccoli e magari irrequieti potranno accomodarsi con le rispettive famiglie. Solo il pagetto dovrà fare ritorno velocemente, senza far volare il cuscino delle fedi per aria, vicino agli sposi per la benedizione e lo scambio degli anelli. Se il paggetto non da troppe garanzie, ma non volete comunque rinunciarci, potreste magari affidargli una finta coppia di fedi, o comunque non la vostra. Le fedi che dovrete scambiarvi le potrete affidare ad un testimone, proprio come si faceva un tempo. Se poi vorrete comunque che siano presenti alla lunga cerimonia potreste sempre regalargli degli album da colorare. Inganneranno l'attesa e si divertiranno, e cosa più importante il matrimonio sarà salvo. Se avete comunque la fortuna di avere al vostro fianco dei bimbi che in fondo in fondo, nonostante tutto, prima del grande giorno sono pronti ad ascoltarvi fategli un mini corso accellerato e fateli sentire importante, che il loro ruolo soprattutto sarà un ruolo importante. Vedrete vi accontenteranno, vi do la mia parola. Io l'ho fatto 7 anni fa con la mia damigella che due giorni prima delle nozze, per rassicurarmi che aveva capito tutto, mi suonò una racchettata in piena fronte (P.S. fortunatamente la racchetta era quella da ping pong) ma in compenso percorse il corridoio elegante e leggiadra come una farfalla. Due estati fa, invece, ho dato qualche dritta a mio figlio che, scelto come paggetto, dopo aver svolto il suo compito in maniera impeccabile pensò bene di cantare ad alta voce "..ma domani,domani...domani lo so...." durante l'omelia. A parte questo ricevette comunque i complimenti da tutti per aver consegnato gli anelli sani e salvi all'altare.

sabato 12 febbraio 2011

Nozze tra stranieri. Le nuove norme sul matrimonio concordatario

Sono finalmente entrate in vigore le nuove disposizioni che regolamentano il matrimonio concordatario tra stranieri, e il matrimonio canonico nel caso in cui uno dei due coniugi sia straniero o risieda all’estero. E lasciano ampia scelta nella decisione della gestione del patrimonio della coppia. Le novità riguardano la scelta del regime patrimoniale, e quindi la scelta per gli sposi di far regolamentare i loro rapporti economico-patrimoniali secondo la legislazione in vigore nello stato scelto. Stato che dovrà essere indicato sui nuovi modelli che metterà a disposizione la Curia arcivescovile della quale fa parte la Chiesa scelta dagli sposi per il rito religioso. Si tratta delle nuove annotazioni che saranno riportate nell’atto di matrimonio, e che poi saranno trascritte anche nel civile.
Tre sono i modelli sui quali sono state apportate le modifiche: il cosiddetto processetto matrimoniale, l’atto di matrimonio vero e  proprio e la richiesta di trascrizione al civile. Si tratta di tre modelli, consultabili sul link dell’Ufficio Problemi Giuridici della CEI, e trasmessi dalle curie arcivescovili ai sacerdoti delle parrocchie italiane su disposizione della Conferenza Episcopale Italiana che, a seguito di una Circolare del Ministero degli Interni, ha dato attuazione a due leggi, la n. 218/95 e la n. 217/97, con le quali lo Stato Italiano ha apportato modifiche agli ordinamenti giudiziari che disciplinano il diritto internazionale privato, con riferimento appunto ai rapporti patrimoniali tra i coniugi. Così d’ora in poi in calce all’atto di matrimonio comparirà una nuova dichiarazione  redatta in questo modo: 
“Gli sposi, alla presenza dei testimoni sopraindicati, ai sensi dell’articolo 30, comma 1, della Legge 31 maggio 1995, n. 218, dichiarano che i loro rapporti patrimoniali sono regolati dalla legge  (indicare il nome dello Stato scelto, del quale almeno uno di essi è cittadino o nel quale almeno uno di essi risiede, solo se diverso dall’Italia). A sottoscrivere la nuova dichiarazione saranno, ovviamente, gli sposi, i loro testimoni e il sacerdote che ha officiato il matrimonio. Alle loro firme si andranno ad aggiungere quelle dei genitori dello sposo o della sposa qualora uno dei due, o entrambi, sia minorenne. La stessa dichiarazione, sottoscritta dalle stesse persone appena citate, comparirà anche negli altri originali dell’atto di matrimonio che dovranno poi essere trasmessi all’Ufficiale di stato civile e alla Curia Arcivescovile, e potrà già essere apposta nei moduli attualmente in uso.

giovedì 10 febbraio 2011

A volte ritorno

Era da tanto che non aggiornavo questo blog. Oggi finalmente sono riuscita a farlo, un pò più libera come sono dal lavoro.
E ritornare con idee e spunti su come fare per vivere una favola senza essere dei principi dal portafogli d'oro non è niente male vero?
Sono già al lavoro per fornire ancora qualche buona idea a tante sposine in procinto di convolare a giuste nozze.
A presto.

Matrimonio low-cost. 20 regole d’oro per realizzare un sogno contenendo i costi.

Chi lo ha detto che organizzare un matrimonio coi fiocchi significa necessariamente sostenere costi esorbitanti per un giorno del quale gli sposi, data l’emozione, avranno ben pochi ricordi? Con poche mosse è possibile dar vita ad un evento importante, il più bello della propria vita, seguendo piccoli accorgimenti. Basta stilare un bilancio di spesa da tenere sempre ben presente pianificando i costi per ogni singola voce, e dal quale non discostarsi mai. La prima e più importante regola da seguire riguarda il ricevimento: per abbattere i costi basterà diminuire, drasticamente se serve, il numero degli invitati. Evitate quindi pro zii e parenti ai quali non vi sentite per niente legati, amici di famiglia, conoscenti e colleghi di lavoro che proprio non sopportate. Perché il matrimonio si possa considerare bello e ben organizzato è necessario che gli sposi si circondino solo di persone che li amino come loro si amano. Poi si passa alla seconda regola: quando dovrete fissare la data delle nozze prendete in considerazione il periodo di bassa stagione, e quindi prediligete i mesi invernali, carichi di colori e di atmosfere intime, calde e suggestive. Terza regola cercate di evitare che la scelta del giorno ricada sul sabato. A meno che non ricorra una data particolare e importante nella vostra storia d’amore, scegliete di festeggiare il vostro “Si” il venerdì sera, o in un giorno infrasettimanale. Non è importante in che giorno vi sposate, ma “il giorno” in cui vi sposate. Quarta regola: provate a scegliere chiesa e location per il ricevimento relativamente vicini. I fornitori dei vari servizi non dovranno inserire costi aggiuntivi di spesa per i modi e tempi di consegna e percorrenza del tragitto tra la sede del fornitore e il luoghi scelti per il matrimonio. Se poi le nozze si celebrano di sera eviterete agli invitati di arrivare alla location stanchi, affamati e già annoiati per l’attesa. La quinta regola riguarda la scelta e la disposizione dei tavoli. Potrete in questo caso scegliere o dei tavoli rotondi da 10 posti, in modo tale da mettere insieme più invitati allo stesso tavolo e ridurre il numero delle tovaglie e dei centrotavola, oppure dei tavoli imperiali che vi permetteranno di allestire un’unica lunga decorazione che corre per due o massimo tre tavolate. Sesta regola: scegliere menù di stagione con massimo quattro portate in tutto, precedute da un lungo e ricco aperitivo di benvenuto. Per alleggerire i costi del fiorista nell’allestimento dei tavoli tenete bene a mente la settima regola: utilizzare dei vasi scenografici. Li potrete scegliere trasparenti da riempire con finti cubetti di ghiaccio, perline, neve finta, piume bianche, sfere trasparenti o dorate e fiori bianchi, magari le classiche ed eleganti stelle di natale e steli di abete. Tutti elementi che ricordino l’inverno, possibilmente acquistati a gennaio a metà prezzo, e necessari per allestire un matrimonio organizzato dopo le festività natalizie. Oppure per dare un tocco di colore si possono allestire, traboccanti di fiori, vasi neri o vasi rosa e rossi acquistati dopo Halloween o dopo San Valentino a prezzi modici perché ormai fuori stagione. Ovviamente anche per la scelta e l’acquisto dei fiori ci sono regole da seguire. Passiamo quindi ad elencare altre quattro regole da seguire per realizzare un matrimonio low-cost. Sarà necessario scegliere fiori di stagione, meglio se nostrani e non di importazione, puntando all’accostamento classico nei toni del verde e del bianco, prediligendo le piante da alternare ad un numero minore di fiori. Le prime infatti possono essere affittate quindi costano di meno, durano di più, si sciupano meno dei fiori, e nell’insieme ricreano un  po’ lo “stile eden”. E poi, se possibile, scegliere solo due tipi di fiori da accostare a lanterne e candele che creano atmosfere romantiche. La dodicesima regola fissa dei paletti ben precisi in fatto di bevande. All’open bar ricco di cocktail alcolici preferire un servizio di somministrazione di bevande analcoliche, ottimo vino prodotto da cantine locali e cocktails d’autore, e al brindisi con lo champagne francese preferire flute di ottimo spumante italiano. Regola numero 13: sua maestà la wedding cake. L’idea è quella di far realizzare una torta più piccola con soli due piani, color crema e con decorazioni semplici di panna e cioccolato bianco. In cima alla torta invece dei cake topper tanto di moda in America si può optare per dei fiori freschi al posto di quelli di zucchero o di marzapane più costosi, vuoi anche per le ore di manodopera necessaria  per realizzarli. I fiori freschi potrebbero essere presi da una delle composizioni portate in chiesa, oppure richiesti al fioraio, e preventivati, in caso eventuali sostituzioni di fiori danneggiati. Un altro trucco poi è quello di lasciare in cucina un’altra torta più semplice, ad un solo piano da soddisfare il numero di coperti.  Per quanto riguarda le bomboniere bisognerà spuntare dall’elenco dei costi la voce del punto 14. Come cadeau de mariage per gli inviati potrebbero essere, ad esempio, scelte delle mini torte di ceramica colorata e smaltata, molto simili nei dettagli alla torta nuziale, rinchiuse con del nastro bianco in un sacchetto di tulle dal quale spunta un cake topper a forma di cuore,  all’interno del quale poter inserire un bigliettino con il nome dell’invitato. In questo caso la tortina in ceramica, corredata ovviamente di confetti, fungerebbe da bomboniera e segnaposto. Per ovviare all’ulteriore costo del tableaux de mariage si può decidere di destinare uno dei camerieri all’ingresso che spunterà da un elenco i nomi degli invitati che si succederanno, e indicherà loro il numero o il nome del tavolo, che potrà essere stampato su un cartoncino avorio racchiuso in una piccola cornice di argento o silver, oppure inserito in bella vista nella composizione di fiori al centro di ogni tavolo. Naturalmente, per restare in tono con la cerimonia, il colore avorio del cartoncino con il nome del tavolo potrebbe essere ripreso anche per le partecipazioni che potranno essere stampate su un unico foglio, magari ripiegato su se stesso due o tre volte e chiuso da un nastrino, e all’interno del quale stampare sia la partecipazione vera e propria e sia l’invito al ricevimento. Gli sposi in questo modo potranno evitare il costo della busta, e consegnandole di persona, ove possibile, risparmiare anche le spese per la spedizione. Molto importante, inoltre, l’aspetto che riguarda i costi di trucco e parrucco della sposa che potrà farli realizzare dalla stessa professionista, magari una brava pettinatrice alla quale chiedere di realizzare un’acconciatura raccolta e semplice. Stessa regola vale per servizi foto e video da far realizzare da un bravo fotografo affiancato da validi collaboratori capaci di realizzare un video di nozze non troppo lungo ma pieno delle immagini salienti della cerimonia e del ricevimento Per finire non resta che l’ultima, ma non meno importante, regola da seguire. Per la musica che farà da sottofondo sia al rito e sia al ricevimento si potrà scegliere lo stesso gruppo musicale. Il viaggio di nozze, invece, potrete farvelo regalare dagli amici.