mercoledì 29 febbraio 2012

Luca Montersino: un pasticcere, un imprenditore.

L’inventore della pasticceria salutistica è il nostro “boss delle torte” all’italiana.
E’ di Alba, quindi piemontese doc, ma con origini siciliane. Padre di una bellissima bambina e a 39 anni è già uno chef pasticcere di fama internazionale con laboratori e pasticcerie nel cuore delle Langhe, e poi ancora a Torino, New York e Tokio. Ed è in procinto di aprirne uno a Roma nei prossimi mesi. Di chi sto parlando? Ma del nostro “boss delle torte” italiano Luca Montersino. L’ho incontrato in un giorno particolare per i matrimoni com’è il sabato, impegnato nella realizzazione di una splendida e candida wedding cake, presso il suo laboratorio di Monticello, a pochi chilometri dalla capitale delle Langhe, in provincia di Cuneo. Un laboratorio che ogni giorno sforna centinaia di dolcezze in vendita nella sua pasticceria “Golosi di salute” situata al civico n. 6 di Piazza Rossetti, alle spalle del Duomo di Alba. Una cittadina già nota per la Nutella ed il tartufo bianco, ed ovviamente perché annovera tra i suoi concittadini un grande chef e pasticcere di fama internazionale. Allora penso a come trovare il modo migliore per scegliere le parole  più adatte, e catapultare il lettore in un mondo di dolcezza e di profumi inebrianti, che ieri ho avuto la fortuna di sentire. E quale modo migliore per farlo se non quello di assaporare una delle creazioni di un grande maestro della pasticceria. Quindi decido di aprire il frigo e tirare fuori un dolce acquistato proprio stamattina. Prendo la scatola, dove campeggia la scritta “leggi l’etichetta e sai cosa mangi”, slogan del 39enne pasticcere salutista, la apro, e affondo una forchetta per dolci in una buonissima quanto meravigliosa “Torta diabella”. Una bontà tutta al cioccolato: dal pan di spagna, alla bavarese e alla ganache, fino alla finitura. Tutto a base di quello straordinario ingrediente che il pasticcere albese, noto per aver inventato la pasticceria alternativa e salutistica dedicata a chi vuol mangiare bene e sano e a chi ha problemi di intolleranze alimentari, ama definire “oro nero”. Vi assicuro: una vera goduria! Lo stesso piacere che provano gli sposi quando scelgono nella pasticceria albese la torta nuziale, e che regalano ai loro invitati il giorno del matrimonio. Ma prima di parlare di wedding cake, il nostro “boss delle torte” tiene a precisare che l’unico elemento che accomuna le sue creazioni a quelle di Buddy Valastro, di origini italiane anche lui, è solo la forma “a piani” tipicamente americana, ma nella sostanza le torte nuziali firmate Luca Montersino sono tradizionalmente italiane. <<La differenza che ci contraddistingue è l’idea di fare le torte all’americana, perché sono molto belle, alcune sono anche un po’ kitch, ma io le ho italianizzate. Ora gli sposi prendono spunto da lui per la bellezza della forma, ma non nascondo i dubbi sul fatto che possano essere altrettanto buone. Io infatti mi ispiro  all’estetica delle torte all’americana, ma la sostanza della torta è tutta italiana. Nel rivestimento e nelle decorazioni spaziamo dalla pasta di zucchero alla pasta di mandorla, dipende se si preferisce una colorazione finale tendente al bianco o all’avorio. La parte da mangiare è la parte finale della torta, quella che è alla base, e che non deve sorreggere nessun peso. Perciò su una torta di cinque piani, quella commisurata all’effettivo numero di invitati è il piano che si trova alla base, realizzato a forma di ciambella e altro cinque centimetri>>. I piani superiori, come ci spiega Montersino, sono realizzati in polistirolo, ricoperti poi da pasta di zucchero e decorazioni, sempre realizzate in pasta di zucchero o pastigliaggio. Il tutto poi appoggia su un’asse di legno. <<Per i nostri sposi e i loro invitati realizziamo una wedding cake di 80 centimetri di diametro per un metro di altezza. Una torta del genere per reggersi dovrebbe essere a base burro, farcita con crema al burro. Quindi mai si potrebbero realizzare wedding cakes di queste dimensioni con torte delicatissime come ad esempio una bavarese o una millefoglie. Franerebbero semplicemente. Ed una torta oltre che buona e bella deve essere soprattutto stabile>>.


Quali sono le tendenze degli sposi nella scelta della wedding cake?
Le tendenze di oggi è quella di scegliere torte che siano quante più pulite possibili, quasi minimal, come quella realizzata oggi coperta da pasta di zucchero bianca, e decorata con delle grandi rose della stessa tonalità. Fino poi a spaziare alle torte a quattro piani con cassetti pieni di frutta fresca che gli invitati subito dopo aver mangiato la torta. La maggior parte delle coppie scelgono le torte tradizionali classiche, con creme al cioccolato e zabaione. Spesso le spose vengono con le idee molto chiare,  e preferiscono scegliere la torta in base al tema, ai colori e allo stile del matrimonio. Perciò mi sono ritrovato a realizzare torte semplicissime con decorazioni pulite, e torte con decorazioni che ricordano i motivi di pizzi e merletti, e perciò dallo stile un po’ barocco. Tutto quello che c’è sulle mie torte è commestibile, comprese le decorazioni che siano fiori, fiocchi o tubi. Non metto mai, salvo in casi estremi in cui gli sposi sono irremovibili, nulla di finto sulle torte. Né fiori veri, né statuine in ceramica. Le altre tendenze che stanno riscontrando ultimamente il gusto degli sposi sono esattamente due e che dirottano la scelta della wedding cake sulla “Torta valige”, che rimanda e anticipa l’idea del viaggio di nozze, e sulle tortine monoporzioni.






C’è una torta che le è rimasta particolarmente nel cuore?
Sicuramente quella con i cassetti pieni di frutta. L’abbiamo realizzata più volte, anche per persone importanti. E poi un’altra che abbiamo realizzato per cinque mila persone.
Dovendone sceglierne una in particolare, qual è la torta che rappresenta Luca Montersino?
Beh, non saprei. Sicuramente un po’ tutte. È come quando mi chiedono << qual è il tuo dolce preferito?>>. E’ difficile rispondere, perché sarebbe come chiedere ad un genitore di dover scegliere tra i suoi figli quello preferito, quando i realtà li ama tutti in egual misura. Allo stesso modo io amo il mio lavoro e amo perciò ogni mia creazione, perché ognuna è legata ad un momento particolare del mio lavoro e ad uno stato d’animo particolare. Ed ognuna me ne ricorda uno.
Ci sono invece state delle torte che non le sono piaciute, o che non avrebbe voluto realizzare?
Mi è capitato una volta che mi hanno commissionato una torta di colore viola, colore scelto dagli sposi per il matrimonio, con decorazioni di farfalle, e sulla quale ero scettico. Poi una volta finita mi sono ricreduto ampiamente. All’interno della location dove era stato organizzato il matrimonio, una ex discoteca con decine e decine di luci viola, mi sono accorto che era meravigliosa. Quando l’ho consegnata mi sono reso conto che quello era proprio il suo posto.
La torta, invece, che ricorda maggiormente perché, oltre alla soddisfazione nel realizzarla, le è costata tanto lavoro e fatica?
E’ quella per la quale sono stati necessari 3 giorni di lavoro, suddivisa su 6 piani,  con 187 rose assemblate con 935 petali, che ho realizzato personalmente a mano, per 45 chili di torta in totale. Nell’ideazione e preparazione di una torta di nozze c’è tanto lavoro che, purtroppo, non viene apprezzato come dovrebbe. E in certi casi anche sottopagato, se si pensa che alla wedding cake vengono riservate solo le briciole del budget destinato al matrimonio. Nell’organizzazione del giorno delle nozze noi pasticceri siamo “l’ultima ruota del carro”. Gli sposi scelgono la wedding cake per ultimo, anche se il momento dell’entrata in scena della torta, e il taglio sono due dei momenti più belli del giorno del matrimonio. La torta a volte, talmente è bella, che cattura l’attenzione di tutti gli invitati e la sposa passa in secondo piano. Questo è quello che a volte mi rimproverano le mie spose, quando le richiamo il giorno dopo per sapere com’è andata.
Quanti giorni di lavoro e quante persone sono necessarie per realizzare una torta di nozze?
Solitamente due giorni: uno per la realizzazione della base, e un altro per la parte estetica e per le decorazioni. E a lavorarci sono sempre due o tre persone.
Lei è un noto chef e pasticcere, ma allo stesso tempo un docente nei corsi di pasticceria. E’il conduttore di un programma sul canale Alice di Sky, nonché l’autore di nove libri di successo. Ma quanto tempo dedica realmente alla pasticceria in laboratorio?
La fortuna di poter insegnare agli altri, nelle diverse scuole di pasticceria sparse in tutta Italia,  mi porta ad essere docente anche nella mia pasticceria. E a differenza di molti pasticceri vecchio stampo che sono gelosi delle proprie ricette, io invece le insegno ben volentieri ai miei collaboratori. Anche se sono io a testare e ad approvare il loro lavoro, a loro delego anche molto, e questo mi permette di curare anche tutti gli altri interessi, dall’insegnamento, alla conduzione, all’invenzione di ricette nuove e alla redazione di libri. Ed ora ad esempio ne ho in cantiere già due che riguarderanno la celiachia e i prodotto per celiaci, con 70 ricette nuove senza glutine e che uscirà a gennaio, e il cioccolato. Oltre ad essere un pasticcere con la predisposizione per l’insegnamento, sono anche un imprenditore. Non posso essere ovunque, e se voglio che la mia azienda cresca devo delegare. Delegando ho la possibilità di fare altre cose che apportano pubblicità, visibilità e nuove ricette, e di conseguenza anche lavoro per me e i miei collaboratori.
Con questa filosofia la sua azienda è cresciuta anche all’estero, con laboratori ad Alba, Torino, New York e Tokyo dove è conosciuto come inventore della pasticceria salutistica. Qual è il prossimo obiettivo?
A marzo apriamo un altro laboratorio in Italia, e precisamente nella capitale. Apriremo una gelateria e pasticceria.
In qualità di docente il 18 febbraio prossimo terrà due corsi a Lecce e Gallipoli nella scuola di pasticceria “Peccati di Gola”. Chi parteciperà ai suoi corsi, oltre all’esperienza di quel giorno, cosa imparerà e cosa porterà a casa come bagaglio?
Ai miei allievi insegno le mie esperienze e i miei errori in laboratorio. Sembra strano, ma ognuno di loro porterà con sé proprio questo. Gli insegnerò ricette fattibili e riproducibili, mettendoli al corrente dei miei errori e fornendo loro già le soluzioni, in modo tale da metterli nelle condizioni di realizzare ricette nuove, realizzare ottimi dolci e torte trasportabili, ottimizzando i costi, che non faranno altro che incrementare la produzione ed il numero di clienti.
Lei ha scritto tanti libri proprio perché ha inventato tante ricette. Ma come nasce una ricetta, ma soprattutto come nasce una torta?
Questa è una domanda che sottopongo ai miei allievi che puntualmente sbagliano la risposta. Non si inventa una torta dall’impasto del dolce o dalla farcitura, bensì soffermandosi sull’imballaggio, sulla scatola che la accoglierà e dentro la quale verrà trasportata. E’ inutile inventare torte straordinarie che poi il cliente avrà difficoltà a portare a casa. Con un occhio attento al materiale acquistato e stipato in magazzino invento nuove ricette, riuscendo a soddisfare la voglia di novità del cliente e smaltendo il packaging invenduto.
Questo è stato l’anno dei “Royal Weddings” con i matrimoni del Principe William e Kate, e del Principe Alberto II di Monaco e Charlene. Le sarebbe piaciuto realizzare la torta nuziale per una delle due coppie? E come l’avrebbe fatta?
Ma certo che mi sarebbe piaciuto, perché ancora una volta mi avrebbe portato tanta notorietà. Come l’avrei fatta non lo so. Sicuramente avrei fatto una torta sfarzosa. So che avrei seguito i loro gusti. Però una torta di nozze per un personaggio altrettanto noto l’ho fatta  proprio sabato scorso. Non dico il nome, ma posso rivelarvi che si tratta di uno sceicco che si è sposato in un hotel di  Addis Abeba, in Etiopia, Centro Africa. Un hotel di lusso 5 stelle che si è fatto costruire per sé, dove organizzare le sue feste, i suoi eventi. Lì io e i miei collaboratori abbiamo realizzato una bellissima wedding cake sfarzosa ed elaborata che ci ha impegnati per quattro giorni, per un costo pari a nove mila euro. Per noi è stato un grandissimo successo professionale.


Dopo i consigli elargiti da un maestro della pasticceria, agli sposi non resta che immaginare come potrebbe essere la propria torta e sceglierla tra le innumerevoli proposte per riuscire a stupire e deliziare i propri ospiti. Un consiglio da wedding planner, in questo contesto, quindi è d’obbligo. Per il momento del taglio scegliete un luogo raccolto e romantico della location, che dovrete far allestire in maniera particolare, facendo attenzione ad ogni dettaglio che farà da contorno a quel momento. Non dimenticate, però, di tenere a mente alcune piccole regole del galateo che inquadrano il taglio della torta come il primo gesto della sposa da padrona di casa. Sarà lei a distribuire le prime fette di torta riservando la prima al marito, e di seguito alla suocera, alla mamma, al suocero ed infine a suo padre. A lei toccherà l’ultima fetta di torta. Per buon auspicio poi, potrà anche conservare una fetta della wedding cake, da riporre nel vano freezer fino al giorno del primo anniversario.

Biancoperla wedding
Foto: Paola Pecoraro Photographer
Wedding Cakes: Luca Montersino

Michele Potenza lo chef....Maria Rosa Spagnolo....la wedding coach

No, state calmi...non vi sto raccontando una storia d'amore, sto soltanto pubblicando alcune poche righe per spiegarvi, mettendo nero su bianco, su quanto sia bello il mio primo amore...
Non sto parlando di mio marito, in questo caso,...ma della mia passione lavorativa, anzi delle mie passioni lavorative che mi hanno permesso di conoscere due grandi e affascinanti mondi: quello del Giornalismo e quello del Settore dei Matrimoni. Da giornalista e da wedding planner ho appagato appieno il mio desiderio di intervistare due personaggi noti. Ore 10:15, cerco il numero in rubrica e avvio la chiamata. Dall'altra parte una voce un pò assonnata all'apparenza, ma in realtà solo reduce da un'influenza che sta colpendo tutti in ogni parte d'Italia. Avvisato  per tempo, Michele (Potenza n.d.r.), chef della Prova del Cuoco, non si fa trovare impreparato. Stiamo lavorando insieme allo stesso matrimonio che il 14 aprile prossimo vedrà convolare a nozze Mosè e Valentina, ma stamattina, oltre al Piemonte e la Puglia, ad unirci è il telefono ed un'intervista durata poco più che una ventina di minuti impiegati a parlare di DEGUSTANDO, l'evento che il 2 marzo prossimo lo vedrà chef protagonista presso Locanda Calieri, delle sue origini pugliesi, della sua attività di chef e del suo percorso lavorativo che lo ha portato nel cast della nota trasmissione condotta da Antonella Clerici.
(foto Michele Potenza Chef de "La Prova del Cuoco")


Un'intervista interessantissima che mi ha rivelato, ancor di più della prima volta che l'ho incontrato lo scorso 19 gennaio, l'animo allegro e divertente di questo famoso e giovane chef.
Ma finita l'intervista, scritta, preparata e inviata al mio capo redattore per essere pubblicata su Il Nuovo Quotidiano di Puglia, edizione di Lecce, non mi fermo.
Ho deciso! Stamattina la dedico ai personaggi famosi, in attesa di intervistarne degli altri anche nel settore Wedding.
Allora riprendo il telefono, questa volta compongo il numero non ancora salvato in rubrica, e chiamo la nuova figura che sta appassionando spose e addetti ai lavori nel settore dei matrimoni. Ore 12:20, guardo l'ora...forse è un pò tardi, ma il  telefono ormai sta squillando, e se nessuno l'ha ancora chiuso qualcuno dall'altra parte mi risponderà sicuramente. E in effetti mi risponde Maria Rosa Spagnolo in persona, la prima Wedding coach italiana. Colei che insegnerà a tante giovani spose italiane a calcare per l'unica volta, si spera, la passerella più importante nella vita di ogni donna: la navata della chiesa fino all'altare.
(foto Maria Rosa Spagnolo Wedding Coach)

Dolcissima, e disponibilissima, parla con passione del suo lavoro e dell'esperienza fatta in una delle fiere che ha partecipato, dove ha insegnato ad alcune spose come si indossa l'abito da sposa, il velo, come si percorre la navata, come si tiene il bouquet, e come si tengono a freno emozioni e tensione.
(foto Maria Rosa Spagnolo Wedding Coach)

E bello sentirla da questa parte del telefono di come lavora con le sue spose. E' emozionante.

(foto Maria Rosa Spagnolo Wedding Coach)
La stessa emozione che provo io quando incontro e consiglio le mie. Ed è stata capace di emozionarmi anche quando ha parlato dell'abito e di come indossarlo. Beh, io ho ripensato al mio, all'emozione che ho provato quel giorno e di come mi dispiaccia ancora oggi non poterlo indossare più, ancora magari per una volta, per rivivere insieme a mio marito quel giorno. Indossare l'abito da sposa quell'unico giorno, e percorrere quella passerella così speciale, è un'emozione irripetibile. Se poi c'è una professionista come Maria Rosa, con un'esperienza da modella alle spalle, docente di Biodanza che con i suoi corsi punta a far elevare, in ogni allieva, lo stato di benessere ed energia, di autostima, l'amore e la stima per se stessi, abbattendo stress e stati d'ansia, come non approfittarne, per essere sicure di arrivare all'altare con la consapevolezza che, anche se per un giorno, siete Voi le principesse indiscusse?

sabato 25 febbraio 2012

"Genitori in libertà": un progetto, una soluzione

E' il nome del nuovo progetto dedicato alle famiglie con bimbi piccoli attivo nel comune di Salerno. A leggere di botto il titolo del post e il nome del progetto sembra quasi che i genitori siano stati segregati fino a poco tempo fa da piccoli "aguzzini" tutto pepe e coccole chiamati figli. Ma a ragionarci bene, e a leggere la notizia che ho ritrovato poco fa sulla rete, il progetto presentato dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è davvero un'idea innovativa. Se dire che ridà la libertà ai genitori sembra un pò troppo, sottolineare che li lascia liberi di prendersi qualche ora di sano riposo non è sbagliato. E questo sarà possibile grazie all'apertura di un nuovo asilo nido, e alla possibilità per i genitori di lasciare i loro figli in mani fidate il fine settimana, dal venerdì al sabato dalle 19 e fino alle 24.
Insomma se avranno voglia di uscire la sera per una cena fuori a lume di candela, o per una serata con gli amici, al cinema o a teatro, potranno farlo con tranquillità grazie all'asilo notturno.

Ovviamente, come è giusto che sia, le rette per chi opterà per questa formula, per qualche volta, saranno un pò diverse da quelle previste per l'asilo in orario diurno. Ma un piccolo sacrificio economico per godersi una serata da soli e tranquilli si può fare. Perché la certezza di aver affidato i figli a personale qualificato e in strutture adeguate non ha prezzo. E una mamma che come me, e come tante altre, deve dividersi tra casa, lavoro, figli certa di poter contare solo sull'appoggio del papà, sa bene cosa significa aver bisogno ogni tanto di divagarsi un pò. Anche se l'unico pensiero fisso sono i suoi figli. Ma è anche vero che quando la mattina li accompagna in quella scuola che ha scelto con cura si sente subito più serena, meno impegnata, e molto più tranquilla.

La speranza ora è che altri sindaci di altrettanti comuni italiani riescano a dar vita allo stesso progetto in altrettanti asili nido e strutture pubbliche o private idonee. Non per creare dei "parcheggi a pagamento"  per genitori libertini, ma un'alternativa per quei genitori che, non potendosi permettere le tate qualificate, non si fidano a lasciare i propri figli con ragazzine baby sitter improvvisate e rinunciano a momenti di libertà importanti per la vita di coppia.

fonte ANSA - Donna D
foto Donna D

venerdì 24 febbraio 2012

Matrimonio Low Cost. Il matrimonio diventa realtà a costi contenuti

Organizzare un matrimonio da sogno con un occhio attento al costo di ogni singolo servizio si può. Basta adottare piccoli e pochi trucchi. Ecco alcune semplici regole per dare fondo al portafogli e ritrovarsi dopo il "SI" con le tasche bucate. Prendete carta e penna e segnatevi queste 15 punti da tenere bene in mente, e vedrete che anche il vostro matrimonio sarà un successo. Parola di WP.

Regola n. 1: Ridurre drasticamente il numero di invitati. Presenti solo parenti e amici
Regola n. 2: Fissate la data delle nozze nei mesi invernali. Otterrete prezzi più bassi dai ristoratori che vi potranno seguire meglio.
Regola n. 3: Per pronunciare il vostro “Si” evitate il sabato. Meglio un venerdì sera o un giorno infrasettimanale.
Regola n. 4: Provate a scegliere chiesa e location vicini per eliminare i costi aggiuntivi dei fornitori dovuti a trasporti e consegne, e anche le lamentele dei vostri ospiti stremati per le inutili attese.
Regola n. 5: Per la disposizione in sala scegliete tavoli rotondi da 10 posti, o 3 tavoli imperiali da 30 o 40 persone. Ridurrete il numero dei tovagliati e delle decorazioni floreali dei centrotavola necessarie.
Regola n. 6: Scegliere menù di stagione con massimo quattro portate in tutto, precedute da un lungo e ricco aperitivo di benvenuto e prodotti a Km 0.
Regola n. 7: Per gli allestimenti floreali scegliete delle piante in affitto per la chiesa, mentre per il risorante  vasi scenografici con fiori di stagione nostrani, o solo candele, o gruppi di piantine verdi.
Regola n. 8: All’open bar ricco di cocktail alcolici preferire un servizio di somministrazione di bevande analcoliche, ottimo vino prodotto da cantine locali e cocktails d’autore, eottimo spumante italiano per il brindisi con lo champagne francese preferire flute di ottimo spumante italiano.  
Regola n. 9: La wedding cake. Fatene realizzare una bella ed elegante di soli due piani, solo per il momento del taglio, con in cima fiori freschi al posto dei fiori di zucchero o di pasta di mandorla. Mentre in cucina ci sarà un’altra torta più semplice, ad un solo piano, da soddisfare il numero di coperti.
Regola n. 10: Il Tablaux de mariage è possibile evitarlo, eliminandone il costo, destinando uno dei camerieri all’ingresso che spunterà da un elenco i nomi degli invitati indirizzandoli al tavolo dove troveranno, come segnaposto, scatoline con degustazioni di confetti che potranno sostituire le bomboniere.
 Regola n. 11: Per le partecipazioni, da consegnare a mano per evitare il costo di spedizione, utilizzate un solo cartoncino semplice color avorio ripiegato in due, dove ci saranno le indicazioni del rito e del ricevimento
Regola n. 12: Per trucco e parrucco della sposa, se potete, affidatevi ad un unico bravo professionista.
Regola n. 13: Per il servizio fotografico prevedete solo gli scatti dei momenti salienti di cerimonia e ricevimento. Mentre per il video matrimoniale fatene realizzare uno di non più di mezz’ora.
Regola n. 14: L’auto per gli sposi fatevela prestare da un parente.
Regola n. 15: Il viaggio di nozze mettetelo in lista e fatevelo regalare dagli amici.
Se poi non siete sicuri di riuscirci da soli, rivolgetevi ad una brava Wedding Planner: terrà il vostro budget sotto controllo senza nessun costo aggiuntivo, e senza mai farvi sforare.

domenica 12 febbraio 2012

Emma Marrone e Stefano De Martino: questo matrimonio non s'ha da fare...per ora.

A parte la battuta scherzosa del titolo del post, pare davvero che le nozze salentine tanto attese tra la cantante Emma Marrone e Stefano De Martino per quest'anno non si celebreranno. I due, a detta della stessa cantante, non convoleranno a giuste nozze perché già convivono e non sentono l'esigenza di sposarsi, per ora.
Mentre i suoi fan attendono di vederla, questa volta da sola, sul palco del Festival di Sanremo lei con serenità smentisce chiaramente le voci che la vorrebbero già intenta nei preparativi del Grande Giorno.
Eppure erano solo i primi di agosto quando sulle pagine di un noto settimanale che annunciava a chiare lettere tra la cantante salentina trionfatrice di una delle ultime edizioni di Amici e il suo "compagno di corso" il ballerino Stefano De Martino. E lo stesso padre di Emma, il signor Rosario, aveva dichiarato in un'intervista, che Stefano gli aveva chiesto la mano della figlia, e che la giovane 27enne gli avesse chiesto di occuparsi dei preparativi del matrimonio.

Ma a detta della stessa cantante, pare che questo matrimonio per ora non si farà. Intanto innamoratissima del suo Stefano, si prepara per l'edizione della kermesse sanremese di quest'anno. Già vincente in amore, la cantante salentina è pronta a dar battaglia ai suoi colleghi per aggiudicarsi lo scettro di regina della canzone italiana.

(fonte sologossip.it)

Personalizzate il matrimonio con le vostre iniziali

 
(fonte foto biancoperlawedding)

Ho trascurato il blog per qualche giorno, lo so. Ma il lavoro mi ha tenuta lontano. Consulenze al telefono con le mie sposine, realizzazioni di manufatti per i loro matrimoni, idee e spunti per nuovi progetti con nuovi e vecchi fornitori. E poi ancora gli articoli scritti in quest'ultima settimana per "Il Nuovo Quotidiano di Puglia" sede di Lecce, e per il settimanale on line "SI Magazine" mi hanno impegnata, per non parlare poi della ricerca di nuove fonti di ispirazione e nuove notizie per i prossimi articoli. E proprio una di queste ricerche mi ha portato a scrivere un articolo sulla tendenza tutta americana di personalizzare il matrimonio partendo da un'idea e da un progetto semplice e low cost: l'utilizzo delle iniziali degli sposi. Qui vi posto l'articolo scritto per il settimanale on line delle Edizioni Nicole.
http://www.simagazine.it/le-vostre-iniziali-matrimonio-davvero-personalizzato

(fonte foto teamwedding e biancoperla)

venerdì 3 febbraio 2012

1400 modi per dirvi "Grazie"

Vorrei trovare tanti modi diversi per dire "Grazie" ai visitatori del mio blog.
In 1400 nel solo mese di gennaio hanno visitato questo mio diario, quasi giornaliero, fatto di creazioni, di foto, di emozioni e allestimenti creati per i miei clienti, ma condivisi con immensa gioia con tutti voi.
Grazie a chi si è fermato solo per dare un'occhiata ad una foto ritrovata su internet, a chi, dai gruppi di facebook, ha voluto fare una "capatina" su questo mio spazio creativo, a chi ha cercato spunti per il proprio matrimonio attraverso i miei post, e a chi fedelmente mi segue da sempre, e ama essere aggiornato.