sabato 19 febbraio 2011

La top five delle lamentele più comuni degli invitati ad un matrimonio

In ogni matrimonio che si rispetti non possono mai mancare una coppia di sposi innamoratissimi, l'officiante, i fiori, il ricevimento, la torta e ovviamente gli invitati. Quelle che non mancano sicuramente sono le lamentele di qualche invitato scontento per qualche particolare, più o meno importante, nella fase organizzativa del matrimonio al quale stanno partecipando. Si tratti delle lunghe ore di attesa, delle porzioni ridotte delle pietanze, o delle indicazioni poco chiare per raggiungere il luogo del ricevimento, sta di fatto che ogni occasione è buona per avere da ridire sul giorno più bello del vostro matrimonio. Anche se avete speso tempo e finanze perché tutto sia impeccabile, ci sarà sempre qualcuno che avrà un appunto da farvi. Ma basta restare calmi, non prendersela affatto e godersi al massimo il vostro giorno più bello. Ma per evitare le seccature provate per tempo qualche utile soluzione. Una delle prime regole da tenere bene in mente quando organizzate il matrimonio è di eliminare i tempi morti tra una fase e l’altra delle nozze, organizzando situazioni sempre diverse per far divertire gli ospiti che, nell’attesa dell’arrivo degli sposi, dovranno pur in qualche modo ingannare il tempo senza annoiarsi. E per questo provvidenziale potrebbero essere le soluzioni organizzate ad hoc dalla vostra wedding planner. Solo così il vostro matrimonio sarà un evento riuscito al 100%. Diversamente i vostri ospiti lo ricorderanno, e ne parleranno per un bel po’ di tempo, come un matrimonio dove a farla da padroni saranno la noia e l’irritazione per le lunghe attese. E le ore di attesa tra la fine del rito religioso e l’inizio del ricevimento sono il primo motivo di insoddisfazione degli invitati. Una lunga attesa  non sempre “giustificata” che gli sposi dedicheranno, per la maggior parte, alla realizzazione del servizio fotografico, che si trasforma invece per gli ospiti in un tempo perso a girovagare per la location, senza poter accedere alla sala del ricevimento e senza poter acquietare i primi sintomi della fame. In questo caso sarebbe opportuno che concordiate con il responsabile della location e del catering un primo breve aperitivo di benvenuto, da ripetere ovviamente molto più ricco all’arrivo dei novelli sposi. Altro motivo che scatena se non vere e proprie lamentele, ma sicuramente qualche appunto dagli invitati più pignoli, la mancanza di informazioni certe su dove dirigersi e cosa fare subito dopo l’uscita dalla chiesa. Sarebbe, in questo caso, opportuno per gli sposi salutarli di persona quando sono ancora riuniti in piccoli gruppi davanti al sagrato, e indicare a tutti una o più persone alle quali fare riferimento. Questi ultimi, scelti tra i familiari, avranno il compito di comunicare agli invitati entro quale ora dovranno trovarsi al ricevimento, ed una volta giunti alla location gli indicheranno cosa fare e dove accomodarsi. Altri motivi di disappunto da parte degli ospiti, soprattutto quelli che vengono da fuori, sono dovuti al fatto che in alcuni casi, alla fine del ricevimento, si ritrovano senza una guida, senza qualcuno che li riporti in albergo e si ritrovano costretti o a chiedere aiuto ad altri ospiti, spesso sconosciuti prima di allora, o a dover chiamare un taxi a proprie spese. Sarebbe meglio, invece, organizzare per tempo il trasferimento di questi ospiti da far salire o all’interno delle auto di parenti e amici, o predisporre per loro il trasporto in pullman o, se le finanze ve lo permettono, con auto noleggiate per loro per l’occasione. Allo stesso tempo un altro motivo che genera lamentele riguarda l’organizzazione e la cattiva disposizione delle persone ai tavoli. Non mancano mai infatti quei tavoli cosiddetti pout-pourri dove invitati che non si sono mai incontrati prima si ritrovano a dover mangiare insieme allo stesso tavolo, con la difficoltà di dover trovare argomenti piacevoli che rompano il ghiaccio e permettano di intavolare una conversazione che renda la giornata gradevole. In questo caso sarebbe meglio inserire una coppia di invitati che conosca almeno uno dei componenti delle altre coppie sedute al tavolo. Sarà in questo modo più facile familiarizzare ed evitare sin da subito l’imbarazzo. E per finire, quello che più scatena le critiche, e non solo degli invitati del matrimonio ma a volte anche degli stessi sposi, sono i lunghi discorsi. Sia che li ascoltino recitati dal parroco in chiesa o durante il ricevimento dagli amici più intimi, le eccessive lungaggini che ricordano il  primo incontro dei neo sposi e la loro storia, alla lunga, stancano e annoiano fino all’inverosimile. 

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